Custom Line passa dall’essere un piccolo progetto a uno dei marchi più importanti del settore yacht
Con la nuova acquisizione, la sfida progettuale del design esterno ed interno delle prime imbarcazioni passò così alla Zuccon International Project, studio di architettura storico collaboratore di Ferretti, che si trovò a misurarsi con il tema della barca oltre i 26 metri.
La proposta sviluppata dall’architetto Gianni Zuccon e dalla moglie e collega Paola Galeazzi, fu un sistema modulare che rompeva gli schemi dei maxi yacht.
Nello specifico, fu il sistema di stampi modulari a costituire la straordinaria soluzione che Zuccon propose. Da quel momento, Custom Line poté offrire ad ogni armatore un’ampiezza di scelta di 432 soluzioni alternative con compartimentazioni interne completamente differenti tra loro.
Il successo fu immediato e a fine anni ‘90, chiunque potesse permettersi barche di dimensioni comprese tra i 26 e i 38 metri con una realizzazione su misura, aveva Custom Line come nuovo nome tutelare.
Il concetto di industrializzazione venne in seguito applicato anche a dimensioni e morfologia della barca, intervenendo sugli stampi della sovrastruttura e della coperta.
“Il tema che ci avevano dato era quello di una barca sopra i 90 piedi”, ricorda Zuccon durante una recente intervista.
“Noi proponemmo un sistema modulare del quale si doveva parlare poco, perché pensavamo che il cliente che poteva accedere a quelle dimensioni di barca, avrebbe potuto non essere soddisfatto di una costruzione fatta in una dimensione industriale.”
Con la progettazione dei primi 3 modelli e la realizzazione dei modelli Custom Line 94, Custom Line 102, Custom line 104, ordinato ma mai prodotto, e il Custom line 112, l’azienda inaugurò così il segmento degli yacht flybridge in vetro resina dai 28 ai 40 metri, che le aprì le porte del mondo dei motor yacht.
Questo sparti acqua permise in seguito l’odierna differenziazione della flotta in Linea Planante e Linea Navetta (cioè, semi-planante), che continua tutt’ora.
Le due Effe di Custom Line vent’anni dopo
In otre vent’anni di progettazione, costruzione e commercializzazione, sono stati prodotti 18 modelli: 10 della Linea Planante e 8 della Linea Navetta.
Tra i più celebri yacht Custom Line ricordiamo lo storico Ferretti Custom Line 100, che fu presentato al 52° Salone Nautico Internazionale di Fort Lauderdale, Florida, nel 2011, il Ferretti Custom Line 106, presentato di recente al Miami Yacht Show 2018 e secondo modello disegnato da Francesco Paszkowski Design, il Ferretti Custom Line 108, il cui prezzo, a distanza di più di anni, si aggira ancora sopra gli otto milioni di euro.
Uguale successo ha avuto la Linea Navetta, di cui ricordiamo Custom Line Navetta 33, Custom Line 37, e la nuovissima Custom Line 42.
Custom Line: progetti per il futuro
Il successo raccolto ancora oggi dal marchio è dovuto alla già citata collaborazione con Zuccon International Project, cui si è aggiunta di recente la sinergia con Francesco Paszkowski Design, che con gli ingegneri e gli architetti del Gruppo Ferretti, oggi AYT&D, Advanced Yacht Technology & Design, curano ogni dettaglio stilistico e di arredo di tutte le ultime imbarcazioni uscite dai cantieri del brand Ferretti.
Ma non solo.
Poiché l’azienda ha partecipato a numerose gare off-shore, ha iniziato ad incorporare tecnologia anche nei modelli prodotti in serie.
Tra le innovazioni introdotte ricordiamo:
- il sistema di monitoraggio e controllo (NaviOp e Gi8),
- l’ARG (Anti Rolling Gyros), cioè un dispositivo giroscopico che, sfruttando il movimento di un rotore, consente di ridurre del 50% quello che in gergo si chiama rollio, ossia la tipica oscillazione che un’imbarcazione compie sulle onde del mare in corrispondenza del suo asse longitudinale,
- la finestra basculante tra salone e pozzetto,
- gli scarichi sommersi,
- e il sistema proprietario Ferretti trim and drag reduction.
Tale ricerca, ne siamo sicuri, proseguirà ancora nel tempo, al fine di dare a tutti gli appassionati della nautica sempre imbarcazioni belle da vedere, comode e sicure.